martedì, Novembre 19, 2024
CRONACA VARESOTTO

Cittadina francese “beccata” con pass disabili falso

pass disabiliVARESE – Ormai è noto che in Italia ci sia un abuso del pass disabili, da parte di chi usa impropriamente quello di un familiare o da parte di chi si “diverte” a fotocopiare o scannerizzare un contrassegno originale, contando sulla superficialità dei controlli. E’ noto anche che – dice l’assessore alla Polizia locale Carlo Piatti -, a prescindere dall’uso del contrassegno azzurro, molti abbiano il cattivo vezzo di parcheggiare sugli stalli riservati ai disabili.Ormai, forse, è però altrettanto noto che la Polizia Locale di Varese ha dichiarato guerra aperta anche a questi furbetti, soprattutto a coloro che utilizzano impropriamente il contrassegno per attraversare la zona pedonale o per parcheggiarvi”.


Ecco l’ultimo fatto in ordine temporale

L’agente in servizio in piazza Monte Grappa ha notato nello spazio disabili di via Volta un’automobile con targa francese, che esponeva un contrassegno rilasciato da autorità francese. Apparentemente tutto era in regola,visto che il contrassegno, realizzato secondo il modello comunitario era regolarmente esposto. Ma all’occhio attento del vigile non è sfuggito che, stranamente, su quel contrassegno non era visibile la data e l’autorità di rilascio. Certo poteva trattarsi anche di uno scolorimento dovuto alla prolungata esposizione alla luce del sole. Per essere certi della bontà del contrassegno occorreva per forza poterlo vedere anche nella parte interna, quella dove ci sono i dati e la foto del beneficiario. L’auto, prima o poi, sarebbe dovuta passare dalla postazione di piazza Monte Grappa all’angolo con via Marconi, per cui l’agente non ha fatto altro che continuare il suo servizio, rispondendo alle numerose richieste di informazioni e regolando il traffico, con l’occhio sempre puntato sull’ingresso nella piazza di via Volta.
Attorno alle 12 la Mercedes grigio metallizzato con targa francese, lasciato il suo stallo preferenziale, è comparsa allo sguardo del vigile che l’ha subito fermata: il pass riportava una fotografia all’interno, e un nominativo poco leggibile, ma non c’era alcun timbro dell’autorità emittente. Enon c’era nemmeno il disabile a bordo che, secondo la signora francese alla guida, era nell’area pedonale, in attesa di essere prelevata…Accompagnata la signora in comando, si è scoperto che la madre, cui il pass sarebbe stato rilasciato, era deceduta un anno prima. Il contrassegno era un’evidente contraffazione cui era stata applicata la fotografia della povera deceduta. La signora d’oltralpe ora non ha più il contrassegno farlocco, ha pagato qualche centinaio di euro di sanzione, sarà deferita con ogni probabilità all’autorità giudiziaria e segnalata anche alla polizia della sua città d’oltralpe. Forse la signora – conclude Piatti – contava sull’inadeguatezza delle polizie italiane, ma le è andata male. E, ad ogni buon conto, la tecnologia aiuta nel nostro lavoro ma nessun occhio è vigile come quello del vigile!”.   

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