Regione Lombardia, via libera alla nuova legge sulla protezione animali
Presidente Rizzi (LN): “L’ennesima dimostrazione di civiltà e progresso da parte di Regione Lombardia”
MILANO – Approvata dal Consiglio regionale lombardo la nuova normativa che disciplina la protezione degli animali utilizzati ai fini di ricerca e sperimentazione anche con la promozione di metodi alternativi”. Nel merito è intervenuto Fabio Rizzi, presidente della Commissione Sanità primo firmatario del provvedimento.
“Un legge innovativa – spiega Rizzi – che fa proprie alcune direttive europee che promuovono l’utilizzo di metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali. Quelle approvate oggi sono disposizioni che impongono una drastica riduzione dell’impiego di animali e introducono il divieto di molte sperimentazioni superflue anche con l’incentivazione di metodi alternativi. La sperimentazione in qualche caso è ancora importante e pensare il contrario significa illudere tutti coloro che sperano nella totale sostituzione. Fino ad oggi il ricorso all’esperimento animale era certamente sovradimensionato, molti sperimentatori trovavano più agevole tale utilizzo rispetto all’investire risorse in metodi alternativi. La ricerca oggi consente l’utilizzo di metodi che attraverso la computerizzazione possano riprodurre l’organismo umano con migliore efficacia. Regione Lombardia è stata la prima Regione che si è attivata in questa direzione, anche prima dello stesso Ministero. Al fine di valorizzare ulteriormente l’importanza della sperimentazione con metodi alternativi è stato individuato nell’istituto zooprofilattico di Brescia il centro in grado di predisporre linee guida sull’effettiva applicazione della legge, anche attraverso l’introduzione di quei precetti normativi che puniscono tutte quelle sperimentazioni che da oggi saranno severamente vietate”.
“È l’ennesima prova di civiltà che Regione Lombardia dimostra di portare avanti prima di altri –conclude il presidente Rizzi – vorrei ringraziare tutti i consiglieri intervenuti nei dibattiti in Commissione che grazie ai loro contributi hanno dato un aiuto prezioso e importante al risultato ottenuto oggi”.