domenica, Dicembre 22, 2024
ARTE E CULTURA

La grande arte contemporanea cinese a Torino

TORINO – Torino è invasa dai guerrieri. Ma guerrieri colorati, quelli di Zhang Hongmei, une delle artiste più originali ed interessanti della scena contemporanea cinese, già ospite recentemente della Biennale di Venezia, a Torino con 3 location diverse e 3 progetti diversi in contemporanea con le sue installazioni, quadri, sculture, bronzi, vasi e gioielli.

Fino al 30 marzo, presso il Cortile dell’Università di Torino sarà possibile visitare la grande installazione “Urban Colors and Xi’an Warriors”. Il progetto, realizzato specificatamente per l’Università di Torino, è una riflessione sul tema del colore nella vita urbana e di come proprio il colore possa mutare la percezione degli spazi e dei luoghi. In questo specifico caso, l’intervento è su una architettura severa, storicamente connotata da aspetti architettonici di grande fascino. L’intervento di Zhang Hongmei, si prefigge quindi, pur rispettando gli aspetti architettonici preesistenti, di dare una nuova lettura a questo luogo con l’inserimento di elementi, colorati, desunti dalla tradizione cinese. La commistione, tra il gusto decorativo, della tradizione architettonica cinese, si inserisce così, nella cornice di un luogo, dalla grande tradizione Sabauda. Le colonne del maestoso cortile, rivestite da Zhang Hongmei di colorate tarsie, in stoffa, rendono ancora più suggestivo, un luogo, già splendidamente connotato, ed evidenziando in maniera straordinaria la splendida prospettiva del colonnato. L’installazione curata e organizzata da Vincenzo Sanfo e dalla prof.Stefania Stafutti dell’Istituto Confucio di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino, Shandong Provincial Department of Culture, Diffusione Italia International Group e Shandong Zaimei Cultural, si avvale del patrocinio della città di Torino.

Fino al 25 febbraio presso la Galleria d’Arte Pirra, in Corso Vittorio Emanuele II, 82, sarà possibile conoscere il percorso artistico di Zhang Hongmai ed il suo tentativo di coniugare l’arte tradizionale cinese e le tecniche della tradizione popolare con la modernità. Sono in mostra anche bronzi e vasi.

Fino al 10 aprile sarà poi possibile visitare la mostra “Oriente in Piemonte: ori e tesori di Zhang Hongmei e progetti della scuola orafa”: il risultato del felice incontro tra l’artista cinese e gli allievi della Scuola Orafi Ghirardi. Da questo incontro, avvenuto alcuni mesi or sono, è scaturito il progetto di una collaborazione, che proseguirà nel tempo, tra l’artista e gli allievi, che si sono ispirati reciprocamente. Il primo risultato di questo incontro, sono i progetti qui esposti insieme ad alcuni gioielli realizzati da Zhang Hongmei per Cleto Munari. I lavori degli allievi, pur con qualche ingenuità di fondo, frutto della giovane età dei ragazzi, rappresentano però una bella sorpresa, per l’ originalità di alcune soluzioni, adottate dagli studenti che ispirati dal lavoro di Zhang Hongmei, hanno saputo trarre idee originali e innovative. La mostra, dopo la tappa Torinese della Agenzia Formativa “E.G.Ghirardi”, proseguirà anche in Cina.

Tutti gli eventi sono promossi sotto la direzione artistica di Vincenzo Sanfo, professore della “Shandong University” di Jinan già curatore della Biennale di Pechino e dalla Diffusione Italia International Group.

“Si tratta di una grande opportunità per Torino per conoscere a fondo l’arte contemporanea cinese di Zhang Hongmei, la sua poliedricità artistica, la sua capacità di fondere la modernità e la tradizione, la semplicità con l’artificio, di imporre la sua visione in installazioni scenografiche e potenti come quella all’Università di Torino, ma anche in vasi, bronzi, gioielli, anche condividendo e coinvolgendo i giovani della scuola orafa. Insomma, un’artista a tutto tondo, che ha molto da dire e che sta facendo conoscere al mondo, ed a Torino in particolare, una Cina ancora più affascinante, moderna, certo, ma anche con radici profonde nel suo passato. Una Cina possente.” – ha dichiarato Vincenzo Sanfo.

Zhang Hongmei rappresenta una generazione che, diversamente dalla precedente, non si è adagiata su una facile rilettura della produzione artistica occidentale, ma ha attuato una presa di coscienza della propria storia, recuperando un personale senso estetico e solide qualità pittoriche, attirando così l’attenzione del mercato e della critica più attenti.

In quest’ottica Zhang Hongmei rappresenta uno spaccato della recente svolta della giovane pittura cinese, alla ricerca di strade espressive che, senza necessariamente rinnegare la vocazione figurativa, diano voce al sentire delle nuove generazioni. Artista completa e versatile, docente di disegno tessile e vicedirettrice del dipartimento presso la Shandong University, oltre ai dipinti realizza sculture, ceramiche e tessuti.

La sua intensa attività espositiva comprende mostre e collaborazioni negli Stati Uniti, nel centro e sud America e, in Europa, al Centre Pompidou di Parigi (2012), all’Istituto Culturale Cinese di Berlino (2012), a quello di Madrid (2013), e alla Biennale di Venezia (2015) nell’ambito del “Friendship Project China” promosso dalla Repubblica di San Marino.

Gli eventi di Torino rappresentano una occasione preziosa per entrare nel mondo creativo dell’artista, che procede tentando di coniugare la storia dell’arte cinese e le tecniche della tradizione popolare con la modernità, rivisitandole attraverso nuove prospettive, con strumenti e applicazioni inusuali. Zhang Hongmei, infatti, adopera nei suoi lavori tessuti colorati ecologicamente compatibili per creare quegli effetti che richiamano le tecniche della tradizione cinese, dalla pittura ad inchiostro alle carte ritagliate, dimostrando così che si può “fare pittura” con qualsiasi cosa, l’importante è avere un’ispirazione profonda capace d’incuriosire e far riflettere. Le tele esposte evocano, pur con le forme astratte che le popolano, paesaggi naturali, metropolitani, cieli nuvolosi o semplici immagini, filtrati e trasfigurati dal recupero della memoria. Saranno in mostra anche vasi tradizionali di ceramica, parzialmente ricoperti di stoffe, e sculture in bronzo colato che riproducono le teste dei guerrieri del famoso esercito di terracotta di Xi’an, in Cina, rivestite anch’esse di tessuti che, come una seconda pelle, rimandano ai colori originari ormai svaniti dei guerrieri, traghettandoli nell’attualità. Questi lavori, in bilico tra astrazione e figurazione, sono tra le produzioni più interessanti e innovative dell’arte cinese contemporanea, così come Zhang Hongmei può essere considerata tra gli autori più originali e promettenti del panorama artistico cinese.

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