Cucina: Marco Sacco giudice alla Prova del Cuoco
Continua l’esperienza dello chef bistellato nella popolare trasmissione di Rai Uno condotta da Elisa Isoardi. Un’occasione speciale per raccontare all’Italia il territoriodel Vco
MERGOZZO – Marco Sacco torna su RaiUno a La Prova del Cuoco, in qualità di giudice e testimonial della cucina del territorio del Verbano Cusio Ossola. Lo chef due stelle Michelin, titolare del ristorante Il Piccolo Lago, commenterà i piatti dei concorrenti, darà loro suggerimenti, decretando, assieme all’esperta di gastronomia Paola Gula, la migliore squadra di ogni puntata.
In questa stagione televisiva la presenza di Marco Sacco a La Prova del cuoco è stata l’occasione per condividere con la grande platea del pubblico televisivo di Rai Uno i trucchi e i segreti dell’alta cucina ma, anche e soprattutto, di far conoscere i sapori e i prodotti del nostro territorio.
Nelle scorse puntate, a grande richiesta, lo chef ha riproposto la sua versione “eretica” della Carbonara, l’ornai celebre Carbonara Au Koque, ribadendo la sua concezione di tradizione culinaria aperta all’innovazione e alla commistione. Una carbonara che è insieme globale e locale, in cui il prosciutto di Vigezzo prende il posto del guanciale e una cialda di latte croccante sostituisce il pecorino.
Sacco ha realizzato un altro piatto di alta cucina che ha come protagonista il territorio e il cui nome, semplicissimo, è tutto un programma: Campo. Un modo per cucinare la pasta che è al tempo stesso un omaggio alla terra, agli ingredienti poveri e alla primavera. Sono dei mini cannelloni di pasta fresca farciti con una crema di mascarpa e patate rosse su un letto di crema di ortiche e aromatizzati con una gelatina di lardo ed erbette di campo.
Classe 1965, Marco Sacco è figlio d’arte, un’arte che ha coltivato con passione e talento fino a ottenere la doppia stella rossa: la prima nel 2004, la seconda nel 2007. Amante dei suoi laghi, Marco Sacco si batte da un paio di anni per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’ecosistema delle “acque interne” e sulla loro materia prima: il pesce. Non a caso è anche conosciuto come “chef d’acqua dolce”. Dal 2016 fa parte del consiglio direttivo degli Ambasciatori Italiani del Gusto, associazione nata a livello ministeriale per promuovere la cucina italiana nel mondo