giovedì, Dicembre 26, 2024
CRONACA VARESOTTO

Turismo estivo, i camperisti stranieri promuovono la Lombardia

Sono 2,7 milioni i turisti stranieri che anche quest’anno sceglieranno di visitare l’Italia in autocaravan, caravan o tenda, pari a circa il 6% del movimento turistico totale internazionale nella nostra Penisola ed equivalenti a 22,9 milioni di notti trascorse in campeggi, punti di sosta o aree attrezzate (7% dei pernottamenti totali incoming), per un fatturato di 1,1 miliardi di euro annui (3.7% della spesa complessiva). Lo rivelano le ultime stime di APC – Associazione Nazionale Produttori Camper. Un potenziale economico enorme che si rinnova ogni anno, ma che per una serie di problemi taglia fuori le regioni del Sud, privandole di un indotto importante per  l’ economia. Infatti in fondo alla classifica delle regioni più frequentate dai camperisti finiscono la Calabria, l’Abruzzo, la Puglia, la Sicilia dove, nonostante gli splendidi paesaggi, questo turismo è quasi completamente assente.

camperSempre più stranieri scelgono l’Italia per una vacanza in autocaravan, caravan o tenda, registrando negli ultimi anni un incremento del +1.5% dei vacanzieri stranieri che decidono di scoprire i tesori nascosti dello Stivale in libertà (fonte: Osservatorio Banca d’Italia in collaborazione con CISET – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia). In particolare rileva APC, il turismo incoming in autocaravan continua a svilupparsi rispetto alle altre modalità di viaggio (caravan e tenda), consolidando nettamente un trend in continua crescita. I turisti in autocaravan aumentano del +5%, mentre i pernottamenti del + 2,5%. Ancora più significativa la crescita della spesa, che si attesta su +7,5% rispetto al 2012. Ma quali sono i principali paesi di origine? Per lo più si tratta di visitatori provenienti da Germania, Olanda, Austria e Francia, che rappresentano circa il 76% dei flussi generali e il 75%  della spesa totale per turismo incoming in libertà. Nel dettaglio, i turisti in libertà olandesi presentano una maggiore incidenza rispetto al turismo incoming totale proveniente dal proprio Paese di origine: si parla di 23 visitatori olandesi in libertà ogni 100 in Italia, che generano circa il 39% delle notti incoming e il 21% della spesa complessiva. Incidenza tra l’altro cresciuta ulteriormente rispetto al 2012 per tutti gli indicatori presi in esame (turisti, notti, spesa). Con 11 turisti in libertà su 100 arrivati nella Penisola, i tedeschi si piazzano al secondo posto con il 16%  dei  pernottamenti e il 9% del budget totale incoming dalla Germania. In terza posizione gli austriaci con l’8% dei flussi incoming dall’Austria, da cui si genera il 7,5% della spesa complessiva e il 12% sul totale delle notti trascorse nella Penisola. Chiudono i francesi, con il 4,5% dei flussi dalla Francia, riconducibili al 7% dei pernottamenti e al 4% della spesa incoming provenienti da Oltralpe. Analizzando, invece, i dati relativi al solo turismo in autocaravan, questi ultimi si confermano anche per il 2013 come i principali clienti dell’Italia: 18 camperisti su 100 provengono infatti dal paese transalpino. A sostegno di tale primato anche il dato relativo ai pernottamenti (25% delle notti complessive trascorse dai camperisti stranieri sono francesi) e alla  spesa (21%  rispetto alla  spesa complessiva sostenuta dai camperisti incoming).

Secondo la ricerca APC, per quanto riguarda le destinazioni preferite del Belpaese, il Veneto, scelto in media da almeno 1 turista straniero su 4, si conferma come la meta più amata dai viaggiatori esteri in libertà, seguito dal Trentino Alto Adige e dalla Lombardia. Gli austriaci prediligono il Triveneto (Veneto 38.3%, Friuli Venezia Giulia 31.1% e Trentino Alto Adige 14.9%), mentre i tedeschi continuano a preferire Veneto 33.5% e Trentino 26.3%, seguiti dalla Toscana 11.9%, dalla Lombardia 7.2% e dalla Liguria 6.1%. Per i turisti di entrambi questi Paesi, si sono infatti aggiunte alle tradizionali province ad  alta concentrazione di località balneari e lacuali (come Venezia, Verona, Como) altre mete di mare toscane e liguri, come Grosseto e Imperia. Oltre al Veneto (28%), gli olandesi apprezzano particolarmente regioni quali Lombardia 25.1%, Trentino Alto Adige (8.5%), Toscana (8.4%) e Liguria (7.4%), con un’attenzione alle province di Verona, Brescia, Como e Trento, vista la predilezione per le vacanze al lago, in campagna e in collina. Infine, i francesi, molto orientati all’arte e alla cultura, visitano soprattutto destinazioni come la Lombardia (26.4%), il Piemonte (24.1%), il Veneto (14%) e la confinante Valle d’Aosta (7.7%). Agli ultimi posti tra le mete preferite dagli stranieri in libertà, le regioni del Centro Sud. In particolare l’Abruzzo e l’Umbria scelti   solo dal 1.8% dei vacanzieri francesi, mentre gli olandesi prediligono rispettivamente le Marche (5.8%), il Lazio (3.8%) e la Puglia (2.0%). Quasi completamente assente la presenza di turisti in libertà austriaci nelle regioni del sud, mentre i tedeschi compaiono solo per il 3.2% del totale. Tra queste regioni spicca no la Calabria, l’Abruzzo, la Sicilia.

Non ha dubbi Gianni Brogini (direttore marketing APC – Associazione Nazionale Produttori Camper): “Da regioni come l’Abruzzo, la Calabria, la Sardegna sono mancate azioni di promozioni mirate in Italia e all’estero. Pensiamo alla Sardegna una terra adattissima ai camper, ma sostanzialmente fanalino di coda. Diciamo la verità: il Sud si è addormentato e queste sono le conseguenze. La ricettività ci sarebbe, ma è stata assente una strategia.”

Secondo il massmediologo Klaus Davi:  “mi stupisce il dato cosi negativo sull’Abruzzo e la Calabria. Due regioni adattissime al turismo per camperisti. L’Abruzzo poi può contare su una rete autostradale migliore di altre regioni meridionali. Eppure,  i turisti non sembrano coglierne l’opportunità. E non è una questione di distanze, perche in Spagna per esempio il flusso dei camperisti arriva fino alle regioni più meridionali. Credo che sul Turismo queste due regioni potrebbero fare molto di più, visto anche l’indotto che crea questo tipo di economia.”

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