Caldo: parola d’ordine idratarsi
Il professor Umberto Solimene offre alcuni consigli per affrontare il caldo torrido della stagione estiva
di Paola Crestani
Mare, sole e vacanze, ma anche temperature elevate, umidità e afa. L’estate è ormai arrivata e l’ondata di caldo che attanaglia l’Italia già da diverse settimane non accenna a diminuire.
Per il nostro corpo ed il nostro umore, che in questo periodo sono messi a dura prova dalle alte temperature, un valido aiuto può arrivare dall’acqua. Una corretta idratazione, infatti, accompagnata da una alimentazione sana ed equilibrata ricca di frutta e verdura di stagione “multicolor” assicura la giusta energia all’organismo e previene alcuni spiacevoli rischi tipici delle temperature elevate.
Spossatezza, mal di testa, crampi, tachicardia, e in casi più estremi perdita di conoscenza e collassi circolatori sono infatti solo alcuni degli “effetti collaterali” che un’ idratazione non corretta può causare sulla nostra salute: il corpo umano non immagazzina acqua quindi la quantità che si perde ogni giorno deve essere ripristinata per garantire il funzionamento dell’organismo. Basta una diminuzione di acqua totale corporea corrispondente al 2% del peso per iniziare a risentire degli effetti negativi mentre si può arrivare anche alla perdita di coscienza se lo squilibrio raggiunge il 7%.
“La prima regola per affrontare al meglio questo periodo è idratarsi in maniera più abbondante del solito: a causa delle alte temperature e dell’afa, infatti, aumenta la sudorazione corporea, che ci fa perdere liquidi e sali minerali, preziosi per il nostro organismo. Dobbiamo reintegrare frequentemente questi indispensabili elementi per evitare di incorrere in un deficit idrico, bevendo acqua non troppo fredda, evitando alcolici e facendo attenzione a limitare caffè e bevande zuccherine”. Spiega il Professor Umberto Solimene, dell’Università degli Studi di Milano, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino, Presidente FEMTEC, Federazione Mondiale del Termalismo.
Per affrontare il caldo, via libera all’acqua e ampio spazio a frutta e verdura di stagione: “L’ideale è variare i colori – prosegue il professor Solimene – passando dal rosso di ciliege e angurie, ricche di antiossidanti, all’arancione di albicocche, meloni e zucca contenenti carotenoidi, sostanze importanti per proteggere la pelle dai danni che possono verificarsi a causa dell’esposizione al sole, al viola/blue di melanzane, prugne e mirtilli ricche di antociani (pigmenti in grado di rinforzare e rendere più elastiche le pareti dei vasi sanguigni e che contribuiscono quindi al miglioramento della circolazione sanguigna), antiossidanti e vitamina C fino al verde di asparagi, cetrioli e zucchina che stimolano le difese immunitarie, oltre che essere fonte di acido folico. Non bisogna dimenticare il bianco di aglio, cipolla bianca, finocchi, pere e sedano ricchi di vitamina C e allicina, sostanze in grado di rinforzare le difese del nostro sistema immunitario”.
Oltre alla cura dell’alimentazione è quindi importante non sottovalutare l’idratazione: bere poco, a maggior ragione nella stazione estiva, influisce non solo sulle performance fisiche, ma anche su quelle cognitive riducendo le capacità di attenzione, di concentrazione e di memoria a breve termine1.
In particolare in estate, bisogna controllare la temperatura dell’acqua: anche se può offrire una gratificazione immediata, meglio non berla troppo fredda perché un’alterazione improvvisa della temperatura dell’organismo, potrebbe portare ad uno squilibrio nella circolazione, con conseguente scarso afflusso al cervello e blocco della digestione.
Privilegiare un consumo di frutta e verdura di stagione variando i colori, limitare alcolici e caffè, vestire in modo leggero evitando l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde ma soprattutto prestare attenzione all’idratazione sono utili indicazioni per mantenersi in forma e lucidi nell’affrontare l’umidità e l’afa tipiche di questa stagione.