Al via la prima edizione di Nature Urbane, il Festival della città giardino
Tra gli ospiti gli attori Lella Costa, Peppe Servillo e Gioele Dix; il violoncellista Mario Brunello; lo scienziato Stefano Mancuso
VARESE – Oltre 200 eventi in dieci giorni, visite a 24 parchi e giardini di ville e residenze storiche, ma soprattutto la scoperta di 16 giardini privati aperti al pubblico per la prima volta in assoluto. Un programma ricco di ospiti tra i quali il violoncellista Mario Brunello, gli attori Lella Costa, Peppe Servillo e Gioele Dix, lo scienziato Stefano Mancuso, l’artista Michelangelo Pistoletto e Paolo Pejrone, architetto e paesaggista che ha progettato alcuni dei giardini più ammirati del mondo. Tutto questo è NATURE URBANE, il primo Festival del Paesaggio organizzato a Varese che si svolgerà dal 29 settembre all’8 ottobre 2017.
Varese dunque apre le sue porte e si presenta al mondo dedicando un festival al suo secondo nome: Città giardino. Tra spettacoli in contesti straordinari, percorsi esperienziali, panorami tra arte e natura e conversazioni con personalità d’eccezione, NATURE URBANE 2017 è la prima edizione di un grande evento che intende valorizzare la Città giardino e quel rapporto tra natura e urbanizzazione così profondamente peculiare a Varese e che sta segnando il cambiamento delle città in tutta Europa e nelle principali città del mondo.
Il Festival NATURE URBANE organizzato dal Comune di Varese è stato presentato questa mattina a Milano a Palazzo Lombardia. Presenti in conferenza stampa Claudia Terzi, assessore Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia e il sindaco di Varese Davide Galimberti. Il programma è stato presentato dall’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Varese, Roberto Cecchi e dal vicesindaco Daniele Zanzi.
«Le città italiane ed europee cambiano e la sfida di questo secolo è quella di una profonda trasformazione del rapporto tra urbanizzazione e natura, tra consumo e ambiente, tra comodità e qualità della vita – ha dichiarato il sindaco di Varese Davide Galimberti – Una sfida che Varese ha nel suo DNA da secoli per la storia che le ha fatto conquistare negli anni il titolo di Città giardino. Una storia che ha consentito a Varese di essere modello di integrazione virtuosa tra natura e città e che oggi la fa diventare un modello e un luogo naturale per portare avanti proposte e esperienze in grado di contaminare positivamente il futuro delle città italiane e europee».
Il focus scelto per la prima edizione di NATURE URBANE sono le ville e i giardini privati di Varese che, a partire dal ‘700, sono stati luogo privilegiato di villeggiatura per l’aristocrazia e l’alta borghesia milanese che qui amava soggiornare. Le dimore e i parchi della cosiddetta “civiltà di ville” sono nel tempo divenuti emblema di una città unica nel suo genere che NATURE URBANE vuole celebrare proiettando nel futuro e nel mondo il modello varesino di sviluppo urbano ecocompatibile.
Alla scoperta della Città giardino
Il programma di NATURE URBANE si sviluppa attraverso la visita dei parchi e dei giardini di ville pubblici e privati. Queste ultime per il pubblico sono del tutto inedite perché mai prima erano state rese disponibili per visite guidate. Gli appuntamenti per conoscerle sono 42 con 140 visite. Alle visite guidate si aggiungono gli itinerari: dieci percorsi storico-naturalistici e di archeologia industriale alla scoperta del territorio, tra paesaggi suggestivi, antichi cammini, testimonianze storiche e artistiche, peculiarità botaniche, osservazioni astronomiche e oasi incontaminate di pace e di tranquillità. Non manca un ricco programma di formazione e approfondimento che stimolerà riflessioni e percezioni con al centro l’architettura e il paesaggio in quel rapporto fra natura e urbanizzazione così profondamente peculiare a Varese.
Tra gli ospiti personalità di spicco del mondo culturale e accademico tra cui Marco Magnifico, vice presidente esecutivo del FAI-Fondo Ambiente Italiano e, a chiudere il Festival, Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Di particolare suggestione l’area tematica “Suoni, visioni e parole su le soglie del bosco”: letture, concerti, spettacoli in linea con la vocazione e l’identità dei luoghi. Grazie a NATURE UBANE i giardini di Varese tornano così alla loro funzione originale: oasi di bellezza e benessere, fulcro di attività ludiche e culturali in armonia con la natura. All’interno del programma artistico spicca la rassegna Di ramo in ramo di villa in villa: lettura a puntate de Il barone rampante di Italo Calvino nella scenografia incantevole degli alberi secolari dei parchi cittadini. Ogni sera alle 18.30 dieci attori eccellenti raccontano, giorno dopo giorno, le vicende di Cosimo, il giovane barone che il 25 giugno 1767, dopo un banale litigio col padre, sale su un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all’altra, e decide che non scenderà mai più. Una narrazione evocativa e simbolica, ricca di peripezie e di incontri, di personaggi memorabili, amori romantici e passionali, vicende irresistibilmente comiche. Da Lella Costa a David Riondino, da Franco Branciaroli a Peppe Servillo, da Arianna Scommegna a Giole Dix gli interpreti portano in vita un mondo fatto di risvegli, di odori e rumori che hanno la forza suggestiva e prorompente della natura. A loro si alternano attrici e attori del Piccolo Teatro di Milano per dare forma e voce a quel mondo al tempo stesso fantastico e poetico che fa di Calvino un grande creatore di universi immaginari e al tempo stesso estremamente lucidi, reali, attuali.
Infine, nell’ambito dell’area tematica incentrata su arte e spettacolo, l’eccezionale appuntamento di sabato 30 settembre al Grand Hotel del Campo dei Fiori, gioiello-simbolo del Liberty varesino e scenario del remake di un film che ha fatto la storia del cinema di genere italiano, Suspiria. Il concerto, tenuto da Mario Brunello, uno dei massimi violoncellisti sulla scena internazionale nonché artista-simbolo della musica portata sui più affascinanti palcoscenici naturali, dai deserti alle Dolomiti, verterà attorno alle Suites per violoncello solo di Bach.
«Questa manifestazione – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi – non solo permetterà ai Lombardi di conoscere le Ville e i giardini presenti nel territorio di Varese ma consentirà, a tutti, di prendere coscienza delle cosiddette “bellezze fuori porta”. Ad esempio, qualche tempo fa, ospite del Parco Campo dei Fiori, ho avuto modo di visitare il sito del Sacro Monte che rappresenta una peculiarità paesaggistica storica e culturale di eccezionale pregio. Varese città, poi, ha il 73% del territorio di rilevanza paesaggistica e pertanto può, e deve, garantire una contaminazione culturale. Dobbiamo prendere coscienza delle bellezze del nostro patrimonio, sono convinta che, anche grazie anche a questa manifestazione, si possa generare, in tutti noi, quel gran senso di responsabilità che ci consentirà di riscoprire la nostra identità attraverso i luoghi che hanno caratterizzato la storia e il territorio».
«Un grazie sentito ai proprietari delle ville che si sono resi disponibili ad aprire al pubblico le loro dimore, accogliendo e restituendo al proprio territorio e alla comunità un patrimonio di grande valore – ha concluso Davide Galimberti – Un grazie per il sostegno e la collaborazione a tutti gli enti, le istituzioni, le aziende, i professionisti e le associazioni che hanno collaborato con l’Amministrazione per la realizzazione della prima edizione di questo ambizioso progetto che può diventare l’appuntamento annuale fisso a livello nazionale ed internazionale per tutti coloro che credono nel cambiamento delle città e del rapporto tra natura e urbanizzazione e amano architettura, natura, cultura e paesaggio».
Paola Crestani