mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Pet Therapy: l’animale domestico come co-terapeuta

Intervista alla dott. Cristina Cellerino, Medico Veterinario dirigente del Presidio Multizonale Profilassi Polizia Veterinaria del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO
Cristina Cellerino
Cristina Cellerino

NOVARA – Negli ultimi decenni gli animali domestici hanno ricoperto un ruolo sempre più importante nella vita delle persone, dimostrando di poter contribuire in modo significativo anche al miglioramento delle loro condizioni di salute. Da semplice presenza “di compagnia”, l’animale domestico è diventato anche co-terapeuta, svolgendoun importante ruolo di mediatore nei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi, come dimostrato dalle numerose evidenze scientifiche.

Dottoressa, alla base di questi cambiamenti c’è una maggiore consapevolezza da parte delle persone del nuovo ruolo che l’animale può svolgere?

Gli animali sono in grado di promuovere attività fisiche e ricreative, catalizzano relazioni sociali e comunicazione, riducono il senso di solitudine e aiutano a fronteggiare situazioni di ansia e stress. Le loro capacità di mostrare totale e incondizionata accettazione senza riguardo alle disabilità e patologie dell’essere umano con cui entrano in contatto, rappresentano uno strumento preziosissimo per il benessere di persone che si trovano in situazioni particolari come, ad esempio, gli anziani istituzionalizzati, i bambini ospedalizzati, i pazienti psichiatrici e chiunque si trovi in una condizione, anche parziale e temporanea, di isolamento sociale.

L’impiego di animali da compagnia per la terapia assistita è riconosciuto in modo formale dalla legge?

L’impiego di animali da compagnia a tali fini è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003, che ha sancito, per la prima volta nella storia del nostro Paese, il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia. La Regione Piemonte con L.R. 11/2010 “Norme in materia di pet therapy – terapia assistita con animali e attività assistita con animali” ha inteso definire e promuovere la terapia assistita con animali (TAA) e l’attività assistita con animali (AAA), riconoscendone il valore terapeutico e riabilitativo, sancendone gli ambiti applicativi e le modalità di intervento. In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 7 della suddetta legge è stata istituita, con D.P.G.R. n. 14 del 28.02.2014, la Commissione per la terapia e le attività assistite con animali, considerata uno strumento indispensabile per le attività del settore viste le specifiche competenze tecniche che possiedono ciascun componente della medesima.

Quale ruolo svolge la Commissione?

cane dottIl ruolo della Commissione è stato rilevante, in particolar modo, a seguito del recepimento da parte della Regione Piemonte [con D.G.R. n. 24-3177 del 18/04/2016], dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)”. Obiettivo del documento ministeriale è garantire, a livello nazionale, le corrette modalità di svolgimento degli Interventi Assistiti con Animali affinchè siano tutelate la salute dell’utente e il benessere dell’animale impiegato. Vengono definite le valenze terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa degli interventi assistiti con animali che comprendono tre ambiti di intervento: terapie assistite con animali (TAA), educazione assistita con gli animali (EAA) e attività assistite con gli animali (AAA). Gli interventi assistiti con animali coinvolgendo soprattutto utenti appartenenti alle categorie più deboli, quali malati, bambini, anziani, persone con disabilità, in disagio o marginalità sociale, devono essere improntati su rigorosi criteri scientifici e necessitano di una regolamentazione specifica volta a tutelare sia il paziente/utente sia gli animali.

Le figure che interagiscono con tali animali, devono essere in possesso di requisiti specifici?

Risulta fondamentale la specifica formazione che tutte le figure professionali e tutti gli operatori che svolgono attività in ambito di IAA devono possedere in base ai criteri stabiliti dalle linee guida. A tal proposito a livello regionale la collaborazione tra la Direzione Sanità e la Direzione Coesione Sociale, supportata dal contributo della Commissione per la terapia e le attività assistite con animali, ha portato all’elaborazione di un documento che disciplina i corsi regionali in materia di IAA. Rispettando le indicazioni ministeriali sono stati definiti i profili regionali (Corso propedeutico in IAA, Corso base per coadiutore del cavallo, Corso base per coadiutore dell’asino, Corso base per coadiutore del cane e degli animali d’affezione, Corso base per responsabile di progetto e referenti di intervento TAA/EAA, Corso base per medici veterinari, Corso avanzato in IAA) da inserire nella vetrina del repertorio degli standard del sistema della formazione professionale della Regione Piemonte. La rilevanza crescente degli interventi assistiti con animali e i recenti incontri tra Ministero della Salute, Centro di Referenza Nazionale e Regioni evidenzia una collaborazione sempre più proficua tra gli enti istituzionali coinvolti e l’impegno costante alla promozione e valorizzazione di questa disciplina.

Nell’ASL NO dove è possibile rivolgersi?

Rivolgendosi al Presidio Multizonale Profilassi Polizia Veterinaria e/o al Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria Area A, area sanità animale è possibile avere informazioni inerenti il documento che disciplina i corsi e allo sviluppo che questa tematica sta seguendo in ambito regionale.

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