sabato, Luglio 26, 2025
CRONACA VARESOTTO

Il nuovo Polo culturale di Varese nell’ex caserma Garibaldi

VARESE – Entra nel vivo la collaborazione tra l’azienda speciale Csbno (Culture Socialità Biblioteche Network Operativo) e la città di Varese. Sono iniziati ufficialmente, con la visita all’ex Caserma Garibaldi, gli incontri per costruire insieme il progetto di gestione che accompagnerà l’apertura del nuovo Polo Culturale di Varese presso l’ex Caserma Garibaldi. L’azienda speciale Csbno sta vivendo una nuova fase di crescita con l’ingresso nella rete di biblioteche della città di Varese, formalizzata nel mese di aprile in Consiglio comunale.

“Inizia ora un percorso di condivisione per dare forma e concretezza al progetto culturale della ex Caserma – dice l’assessore alla cultura di Varese, Enzo Laforgia – da ora i rapporti e gli incontri saranno sempre più intensi per definire al più presto la migliore progettualità e dare il via alle azioni da mettere in campo”.

“Il lavoro che stiamo svolgendo insieme – spiega il sindaco di Varese Davide Galimberti – è volto a realizzare il miglior progetto culturale che sarà ospitato negli spazi della ex Caserma completamente riqualificata. Si tratta di una delle più grandi sfide per il panorama culturale varesino: quello di dotarsi di un polo culturale di grandi dimensioni che darà spazio ad un mix di proposte per la città, il territorio e l’intera regione”.

Per l’amministrazione, dunque, la nuova biblioteca sarà un luogo di cultura e aggregazione, in grado di offrire molto oltre alla semplice consultazione di libri. Uno spazio dove si potrà studiare, leggere, fare ricerca, partecipare a eventi culturali, apprendere e sperimentare ma anche rilassarsi e socializzare. Una trasformazione sostanziale per l’edificio che diventa un luogo per la comunità, per la formazione, i giovani, il benessere e il tempo libero.

Il progetto del nuovo polo culturale si basa su un’idea fortemente inclusiva dei servizi bibliotecari, culturali e informativi, grazie alle molteplici opportunità che saprà promuovere: informazione, educazione permanente, socializzazione ed entertainment, tecnologie e learning by doing, creatività ed espressività. Un mix variegato di proposte, esperienze, servizi e attività, capace di dare risposta a un insieme di bisogni e aspettative dei diversi pubblici che abiteranno il nuovo spazio.

Csbno si consolida come modello innovativo di cooperazione tra enti locali nel settore culturale e dei servizi pubblici. “Un ingresso, quello di Varese, molto importante. Una svolta nella storia della nostra azienda speciale. Non si tratta soltanto di accogliere un nuovo Comune, ma di aprirsi a una città che porta con sé una tradizione culturale importante, una progettualità ambiziosa e una visione in sintonia con i nostri valori fondativi”, così afferma Maria Antonia Triulzi, presidente del Consiglio di Amministrazione di Csbno.

L’adesione di Varese è frutto di un processo lungo, serio, strutturato. Il progetto che accompagnerà l’apertura del nuovo Polo Culturale di Varese presso l’ex Caserma Garibaldi è uno dei più articolati e ambiziosi che Csbno abbia affrontato. L’Azienda ha condiviso con l’Amministrazione varesina un piano che include la ridefinizione della fisionomia documentaria e delle collezioni storiche e correnti; l’implementazione di tecnologie evolute per automazione, accesso, domotica, sistemi informativi; la progettazione di un modello gestionale ibrido, sostenibile e ad alta intensità di competenze professionali; la creazione di spazi innovativi – sale studio, laboratori, coworking, fablab – pensati per una comunità culturale viva, aperta, intergenerazionale.

Daniela Maggi, presidente dell’’Assemblea di Csbno, dichiara che “la dimensione economica dell’adesione è significativa per entrambe le parti. Il confronto sul nuovo assetto che l’adesione comporta – penso ad esempio alla questione delle quote, al bilanciamento tra Comuni storici e nuovi – è stato affrontato con grande maturità politica da parte di tutti. Un confronto serio, aperto, trasparente, un valore aggiunto per l’Assemblea consortile che ancora una volta si conferma all’altezza del compito”.