martedì, Novembre 19, 2024
CRONACA VARESOTTO

Gratuite le tangenziali di Varese e Como con Rete stradale lombarda

MILANO – Nasce la Rete stradale lombarda: 1590 chilometri, 740 km di strade regionali e 850 di strade statali. Questo l’oggetto dell’importante protocollo firmato oggi, a Milano, fra Regione Lombardia e Anas. “Si tratta – ha commentato il governatore Roberto Maroni in una conferenza stampa, che ha preceduto la firma e alla quale erano presenti anche l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e il presidente dell’Unione delle province lombarde Pier Luigi Mottinelli – di una novità importante, destinata a diventare un modello, come spesso accade nella nostra Regione”. “Regione, Province e Anas – ha spiegato il governatore – hanno collaborato molto intensamente per affrontare i problemi che riguardano la nostra rete viaria, arrivando a questo protocollo, che ha come fine quello di
migliorarne la gestione per rendere più sicure le strade della Lombardia”.

Il presidente Roberto Maroni, l'assessore Alessandro Sorte, il presidente Gian Vittorio Armani e il presidente Pier Luigi Mottinelli, alla fima del protocollo che fa nascere la Rete stradale lombarda
Il presidente Roberto Maroni, l’assessore Alessandro Sorte, il presidente Gian Vittorio Armani e il presidente Pier Luigi Mottinelli, alla fima del protocollo che fa nascere la Rete stradale lombarda

LA SITUAZIONE – L’attuale rete stradale provinciale lombarda, ha fatto notare il presidente, conta oltre 10mila chilometri. Le Province però, nonostante l’impegno, non hanno le risorse necessarie per gestirle in maniera adeguata. Per questo motivo abbiamo definito questo modello, che riguarda una serie di strade che, attraverso il Protocollo, passeranno ad essere gestite da un nuovo soggetto: 740 km andranno a costituire la ‘nuova rete regionale’, diventeranno cioè strade regionali. A questi si aggiungeranno altri 850 km della ‘nuova rete statale’, cioè di interesse nazionale, che saranno assunte in carico da
Anas”.

NESSUN PEDAGGIO – Le Tangenziali di Como e Varese, ha sottolineato Maroni, “pur non essendo strade provinciali, diventeranno rete statale e per percorrerle non si pagherà più
il pedaggio. Più in generale, la nuova rete di cui stiamo parlando, sarà a libero transito. Quindi, non ci sarà pedaggio e, dove oggi c’è, verrà tolto”.

NUOVA SOCIETA’ – La Nuova rete stradale lombarda, ha proseguito il governatore, “sarà gestita da una società partecipata da Anas e da Regione Lombardia, aperta – ha evidenziato – anche al
coinvolgimento delle Province, che, pur non potendo avere parte nel capitale in virtù del decreto Madia, noi riteniamo siano un soggetto importantissimo in questo ambito. Nei tre mesi successivi alla firma, cioè entro giugno, le parti si impegnano a raccogliere eventuali proposte e osservazioni da parte degli Enti locali e degli stakeholder regionali sulla rete stradale oggetto del protocollo”. Nell’accordo, ha voluto rimarcare
Maroni, “è sottolineato che le parti convengono di studiare un modello di governance del veicolo societario unico, che attribuisca ruoli strategici e gestionali a Regione e Anas in modo equilibrato e rispettoso delle esigenze del territorio lombardo, con deleghe operative assegnate coerentemente con
l’assetto societario e con l’approvazione del piano industriale da parte dell’assemblea all’unanimità”.

I TEMPI – Il protocollo, ha ulteriormente spiegato Maroni, “stabilisce che, entro un mese dalla firma, ci sarà un apposito gruppo di lavoro fra Regione Lombardia, Anas e Province, per definire il veicolo societario unico, cioe’ il soggetto che dovrà gestire la nuova rete stradale lombarda, con le risorse necessarie aggiuntive rispetto all’attuale piano Anas sulle strade statali della Lombardia. Entro la fine del 2017, come previsto dal testo dell’accordo, le parti concordano sull’obiettivo di giungere all’operatività del nuovo assetto di
gestione della rete”.

OBIETTIVO SICUREZZA – “Con la società unica, vogliamo garantire – ha concluso il presidente Maroni – la fruibilità della rete stradale, che costituisce elemento basilare dell’offerta infrastrutturale a servizio dei cittadini, delle imprese e, più in generale, del territorio lombardo, assicurando costanti interventi di manutenzione e coordinando gli investimenti statali e regionali sulla stessa. Vogliamo cioè, una società che
non si limiti a fare l’asfaltatura, ma che si renda conto se sono necessari interventi extra per garantire la sicurezza delle strade. Anche questa è una novità, con l’obiettivo di individuare le strade fragili e intervenire subito prima che possano esserci pericoli”.

“Una svolta epocale”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, definisce la firma del Protocollo fra Regione Lombardia e Anas che porterà ad una nuova gestione della rete stradale lombarda.

FINALMENTE SI POTRA’ FARE MANUTENZIONE – “Quasi 1.600 km di strade – ha aggiunto l’assessore – passeranno sotto la competenza della Regione e di Anas. In questo modo sarà possibile fare quella manutenzione, quanto mai necessaria, che oggi la Province (‘vecchie’ proprietarie) non riescono più a
garantire perché il Governo ha tagliato loro i fondi. Crolli come quello del ponte di Annone non sono più accettabili”.

Corrado Sartore

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