Farmaci online, in Lombardia più tutela e sicurezza
Il Presidente Commissione Sanità Emanuele Monti: “Tuteliamo la salute dei nostri figli dalla giungla del web”
“Un tavolo operativo tra Regione e Polizia Postale per controllare in maniera approfondita la vendita dei farmaci online. E garantire la loro tracciabilità. Regione Lombardia e la III Commissione che presiedo sono in prima linea nella tutela della salute dei cittadini, tutela che passa anche e soprattutto dal garantire la sicurezza sui prodotti che arrivano alle persone”.
Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, primo firmatario della mozione che pone maggiore attenzione e regole sulla vendita dei farmaci online, approvata oggi in Aula.
“Oggi su internet si può trovare di tutto – spiega Monti – e non parlo solo del dark web, ma della rete normale, dove i nostri figli potrebbero acquistare farmaci non sicuri. Per questo ho deciso di proporre questa mozione, che vuole impedire la vendita indiscriminata di prodotti che potrebbero nuocere alla salute”. “Regione Lombardia ha il compito di garantire la tutela dei cittadini. La vendita di medicinali al di fuori dei canali ufficiali, che garantiscono la qualità dei prodotti, è un fenomeno che pone un serio problema di tutela della salute, in quanto tali farmaci possono risultare alterati o modificati rispetto agli originali” sottolinea il Consigliere regionale.
La mozione impegna la Giunta regionale a “creare un tavolo operativo con la Polizia Postale per l’individuazione e la segnalazione di siti e-commerce non autorizzati”.
Quindi punta ad una serie di altre misure, tra cui “migliorare la tracciabilità della singola confezione del farmaco dalla filiera di produzione alla distribuzione ospedaliera o territoriale attraverso il dato di targatura delle singole confezioni” e “supportare le aziende sanitarie pubbliche a completare i processi di automazione delle gestione del farmaco”.
Gli altri interventi previsti nel testo sono il monitoraggio dei tempi “di inserimento dei medicinali nei prontuari delle aziende ospedaliere” e quindi la necessità di “rilevare gli eventi sentinella di intossicazioni da farmaci avviando un’indagine specifica, in collaborazione con i centri antiveleni, per cercare di individuare i casi di avvelenamento e intossicazione che si presentano in Pronto Soccorso in conseguenza dell’assunzione di farmaci non provenienti da canali ufficiali”. Fondamentale, nel testo di Monti, la volontà di “avviare azioni di sensibilizzazione per diffondere l’informazione relativa alla possibilità di ottenere farmaci con implicazioni sociali presso i canali ufficiali, nonché di avviare sperimentazioni volte a valutare la sicurezza e l’efficacia di forme alternative di distribuzione”. E quindi “porre particolare attenzione e indirizzo dei controlli alla vigilanza delle farmacie che non rispettano gli obblighi in tema di vendita online” e “migliorare le attività di controllo presso i grossisti per la verifica del rispetto dei tempi di consegna definiti e dell’obbligo di assortimento”.