Cambiamento climatico: gli interventi del Comune di Varese
VARESE – Varese prosegue con una serie di interventi finalizzati ad aumentare la resilienza e la messa in sicurezza del territorio, con misure in grado di attivare una gestione dell’acqua complessiva, dalla difesa del suolo per contrastare il dissesto idrogeologico, a opere per migliorare la gestione dei bacini fluviali, fino agli interventi per garantire una maggiore disponibilità di acqua potabile in presenza di eventi siccitosi estremi. Le iniziative sono state presentate in Commissione. “La messa in sicurezza del territorio oggi richiede una gestione complessiva in grado di far fronte ad eventi meteorologici sempre più intensi e di segno opposto, con periodi di siccità estrema alternati a piogge consistenti, come quelle a cui assistiamo in questi giorni – spiega il sindaco Davide Galimberti – Per questo l’amministrazione sta operando su più piani. Da una parte proseguendo e intensificando le opere di contrasto dei fenomeni di erosione e dissesto idrogeologico, dall’altra con la realizzazione di nuovi pozzi che consentono di aumentare di circa il 10% la disponibilità di acqua potabile proveniente dal territorio comunale, per poter far fronte a potenziali nuove ondate di siccità”.
“Nel corso del 2022 sono stati molti gli interventi realizzati per prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico, con un importo di oltre 500 mila euro, con opere di ingegneria idraulica lungo le sponde di fiumi e torrenti e con opere di consolidamento dei versanti – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati che ha illustrato gli interventi eseguiti e quelli in programma – Opere che proseguono anche grazie ai fondi del PNRR, con la sistemazione del versante ovest del monte Martica e dei reticoli idrici presenti, con briglie, consolidamento di versanti e gestione dei boschi di protezione”. Tra i lavori realizzati nel corso del 2022 per la prevenzione del dissesto idrogeologico, ci sono ad esempio le opere di sistemazione del versante roccioso in Via Sommaruga e via del Ceppo, al Sacro Monte, nel tratto di strada che collega al borgo; le opere di sistemazione idraulica del torrente Vellone nella zona dell’ex Macello civico, nel tratto di confluenza con il fiume Olona, mettendo così in sicurezza le abitazioni presenti; la sistemazione della frana in prossimità del torrente Gaggione, in via Carnia; l’intervento di salvaguardia dell’abitato di Velate con la pulizia e realizzazione delle briglie; la realizzazione di nuovi canali di drenaggio delle acque in zona Capolago, per favorire lo smaltimento delle acque in un’area delicata. C’è poi l’intervento di salvaguardia idraulica del torrente Vellone in zona via Saffi, con la sistemazione spondale e la realizzazione della vasca di laminazione vicino a Villa Baragiola.
Un grande lavoro inoltre, grazie alla collaborazione di Alfa, si sta compiendo in merito alla pulizie di caditoie e tombini. Interventi che verranno potenziati ulteriormente anche grazie ai fondi del PNRR. Grazie al finanziamento europeo, con un importo di 1 milione e 200 mila euro, è in corso la progettazione dell’intervento di sistemazione del versante della Rasa, che nel 2021 era stato interessato da fenomeni alluvionali intensi. L’amministrazione ha poi già predisposto un progetto per ridurre il rischio idraulico dell’area di Capolago e delle aree di confine, per sistemare i corsi d’acqua presenti e favorire la gestione delle piene. Un intervento dunque, con un progetto già pronto, che partirà appena verranno messe a disposizione nuove risorse all’interno del PNRR.
A seguito della persistente siccità dell’anno registrata nel corso del 2022 e in previsione di potenziali nuove ondate estreme, l’amministrazione sta portando avanti diversi interventi. Tra questi, ci sono l’inserimento nella rete dell’acquedotto comunale delle acque provenienti del pozzo privato della Bticino, grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che va a beneficio della comunità; la riattivazione della sorgente Novellina; la perforazione di un nuovo pozzo nell’area della Sorgente Fè in Via Renè Vanetti, con il collegamento alla rete civica che verrà ultimato nei prossimi giorni. Sono inoltre in corso gli studi idrogeologici in diverse aree lungo l’asse del fiume Olona, con il posizionamento di piezometri e l’esecuzione di molti rilievi. Un complesso di interventi che ad oggi consentono alla città di Varese di aumentare di circa il 10% la disponibilità di quantità d’acqua derivante dal proprio territorio, con un potenziamento di 20 litri al secondo, pari al fabbisogno di circa 7.000 persone. “Alluvioni e siccità sono due fenomeni connessi, che rappresentano lo stesso scenario legato al cambiamento climatico – aggiunge l’assessora alla Tutela ambientale San Martino -. Per questo è sempre più essenziale per i territori lavorare con interventi di adattamento e mitigazione. Inoltre, proseguiremo con una campagna di comunicazione tra i cittadini per sensibilizzare sull’importanza della risorsa acqua”. “Con la revisione del PGT il tema dell’acqua sarà centrale e sarà l’occasione per introdurre dei principi di recupero dell’acqua e la realizzazione di infrastrutture verdi per far fronte a eventi intensi” dichiara la consigliera Maria Paola Cocchiere, presidente della Commissione Lavori Pubblici.