Con Blu Pulito rimossi quintali di rifiuti dal Ceresio
PORTO CERESIO – Giornata dedicata alla tutela dell’ambiente quella di ieri a Porto Ceresio con la manifestazione “Blu Pulito”. La maggiore operazione di pulizia dei fondali del Lago di Lugano ha visto ben 42 subacquei immergersi sotto al lungolago di Porto Ceresio per raccogliere rifiuti sommersi. Da notare che ai gruppi varesini abituati a immergersi nei nostri laghi si sono aggiunti subacquei provenienti dall’Emilia, da Alessandria, da Verona, dal Canton Ticino. Ciò grazie ai partner coinvolti nel progetto BLU PULITO: Sea Shepherd, Acquaclub, FIAS, PADI/Aware Project, ESA European Scuba Agency.
Il supporto di numerosi volontari terrestri e di alcuni natanti ha permesso un lavoro efficiente che ha consentito di recuperare ben 5 cassonetti d’immondizia, oltre che di ripristinate spiaggette e sponde. Quintali di rifiuti, con ampia la presenza di bottiglie, lattine, sacchetti e bicchieri di plastica, pneumatici, rottami metallici, sedie, scarpe, numerosi pneumatici e batterie.
Il grande successo dell’azione di pulizia è stato completato dal convegno “I nostri laghi” in cui vari relatori hanno illustrato temi interessanti e curiosi a una platea attenta. Tra gli altri si ricordano Luca Paltrinieri della svizzera AsFoPuCe che ha illustrato come sia possibile ripiantumare le sponde lacustri con canneti che diventano rifugi per l’avifauna e varie specie ittiche. Utile anche il focus sulle possibilità di immergersi nel Ceresio affrontato da Oliver Casagrande di GODiving, un vero specialista nelle immersioni lacustri e nell’insegnare ai giovani a immergersi in sicurezza. Il tema della sicurezza subacquea è stato al centro dell’intervento di Davide Bastiani, ricercatore giunto da Roma per portare il suo contributo al convegno sul DAN Diving Safety Laboratory e soprattutto per effettuare uno studio speciale sui subacquei che hanno ripulito i fondali di Porto. Sempre attuali gli interventi di Jenny Santi, sindaco del comune di Porto Ceresio e rappresentante dell’Autorità di Bacino Lacuale Ceresio Piano e Ghirla, di Fiorenzo Previatello, dell’Associazione Pescatori del Ceresio, di Michele de Leo, Sea Shepherd Dive.
La presentazione di Nicoletta Riccardi ha corrisposto alle attese. Nicoletta, ricercatrice per il CNR IRSA, è una vera esperta di laghi e soprattutto di molluschi di acque dolci. Nel suo intervento ha permesso di cogliere l’importanza di questi animali come filtratori. Nicoletta ha chiarito come diverse specie siano fortemente minacciate dal cambiamento climatico. Tra esse alcune che si trovano solo nei laghi italiani e la cui scomparsa costituirebbe una vera e propria estinzione con un impatto grave sulle biodiversità dei nostri laghi.
Samuele Marzolo di Dark Side, infine, ha illustrato l’avventura 2KMDD in cui il suo gruppo subacqueo ha affiancato alcuni disabili in un’immersione nel Lago del Diavolo a oltre 2.000 metri di quota. La possibilità d’impiegare l’attività subacquea come complemento terapeutico, oltre che come passatempo, ha così una nuova frontiera.
L’inclusione di persone fragili è un altro leit-motiv di BLU PULITO. Quest’anno all’evento hanno partecipato gli atleti special olympics di ASA Varese, nonché ospiti di Villa Miralago, il centro di Cuasso per la cura dei disturbi alimentari. Una presenza non solo simbolica: questi volontari, in effetti, si sono occupati della differenziazione dei rifiuti raccolti, nonché del supporto durante il pranzo gestito dagli alpini ANA Porto Ceresio.
Nel complesso perciò la giornata è stata utile per migliorare l’ambiente ceresino e soprattutto per sensibilizzare cittadini e turisti (e speriamo anche i lettori) rispetto alle minacce subite dai laghi prealpini. Conforta che all’iniziativa siano stati interessati e abbiano contribuito anche gruppi, enti e aziende del territorio come OpenjobMetis, Associazione Bersaglieri di Porto, Luppoli e Uva, SOPRAD, Equity Factory, REM, VareseMese e Scubaportal. Si segnala anche la presenza sperimentale a Porto Ceresio di un totem digitale e sistema di ricarico progettato da PowerMe e realizzato dalla società LASI di Gallarate.
Molto soddisfatto il team di GODiving, la scuola subacquea varesina che investe da anni risorse per quest’opera di sensibilizzazione.