Scuola, allarme “Summer Slide”
I mesi estivi rappresentano il periodo ideale per consentire ai più piccoli di divertirsi e liberarsi dallo stress scolastico, ma una lunga pausa lontano dai libri può diventare al tempo stesso sinonimo di deficit accademico. A segnalare questo problema è una recente ricerca della University of Southern California pubblicata dall’American Educational Research Journal e rilanciata pochi giorni fa dalla CNN secondo cui più della metà degli studenti possono arrivare a perdere nel corso dei mesi estivi fino al 39% delle capacità di lettura e scrittura acquisite sui banchi di scuola. Un fenomeno negativo che prende il nome di “summer slide”, accentuato quest’anno dall’emergenza sanitaria che ha costretto milioni di bambini a fare i conti con la didattica a distanza. Basti pensare che un’indagine americana della CBS ha segnalato come il 62% degli studenti, soprattutto delle elementari, abbia accusato problemi di stress, stanchezza e deficit di attenzione. Ma quali sono i consigli degli esperti per contrastare il “summer slide”? Ai più piccoli possono essere di aiuto le attività all’aria aperta, tipiche del modello didattico della “outdoor education”, che permettono di stimolare fantasia e creatività grazie al tempo trascorso immersi nella natura. Per i più grandi, invece, è consigliabile individuare dei temi appassionanti attorno ai quali sviluppare ricerche, progetti e letture.
“Durante l’estate bisognerebbe valorizzare al massimo le attività all’aria aperta, facendo in modo che il bambino possa ritrovare quel senso di autonomia, scelta e responsabilità purtroppo venuto a mancare in questi mesi – spiega Mariarosa Porro, pedagogista presso il Baby College di Monza – Soprattutto per i bambini più piccoli un valido aiuto arriva dalla outdoor education: i genitori, per esempio, possono accompagnarli in un viaggio nella natura preparando per loro uno zainetto con un kit dell’esploratore, contenente un piccolo taccuino, un binocolo, una lente di ingrandimento e dei sacchetti di carta per fargli osservare la realtà che li circonda. E ancora, al parco o durante i viaggi estivi, i bambini possono utilizzare la tecnica del frottage per creare un libro con le texture delle diverse superfici o dedicarsi alla caccia al colore, ai suoni e ai rumori. I più piccoli hanno, infatti, bisogno di vivere le proprie esperienze in un ambiente imperfetto, in spazi all’aperto movimentati e stimolanti”.
L’importanza della “outdooor education” come opportunità di apprendimento e occasione di sviluppo di quelle competenze che durante questo periodo di chiusura delle scuole non è stato possibile sostenere è confermata anche da una ricerca dell’American Academy of Pediatrics (AAP), pubblicata su Psychology Today, secondo cui trascorrere del tempo all’aria aperta, immersi nella natura, incrementa il benessere socio-emotivo e lo sviluppo delle competenze relazionali nei bambini. E ancora, questo metodo didattico aumenta la capacità cooperativa tra i bambini, diminuisce la competitività, riducendo stress, rabbia e aggressività, e presenta delle significative ricadute positive sui risultati scolastici: attraverso l’esperienza diretta in natura, infatti, si aumenta la possibilità di sviluppare il pensiero critico e creativo, la capacità di problem solving, l’attenzione del bambino e l’amore verso l’apprendimento.
Ma quali sono, invece, le raccomandazioni destinate ai bambini delle elementari? “Ancor prima del curriculum didattico, è necessario che i genitori si assicurino del benessere emotivo dei bambini – spiega Luca Hubbard, Bilingual Coordinator del Junior College di Monza e Seregno – Per mantenere le abilità di lettura, di scrittura e del pensiero logico vale il consiglio più semplice al mondo: “practice makes perfect”. È fondamentale, in questo periodo, incentivare l’utilizzo delle competenze letterarie e scientifiche individuando un argomento appassionante per il bambino e sviluppando, attorno ad esso ricerche, progetti e crafts. Accordare le tempistiche attraverso un timetable potrebbe essere utile per scandire il “tempo libero” e quello da dedicare all’attività. È poi fondamentale leggere ogni giorno 5 pagine, 20 pagine o un capitolo a patto che ciò che si legga sia appassionante. Infine, tenere un diario di bordo delle vacanze estive è una soluzione pratica per motivare alla scrittura e aumentare la consapevolezza del proprio vissuto. È fondamentale non sommergere di libri i bambini seduti alla scrivania, bensì immergeteli completamente nelle loro esperienze quotidiane.”
L’importanza di coltivare le abilità di lettura anche durante la stagione estiva è confermata da una ricerca dell’American Academy of Arts and Sciences (AAAS) pubblicata sul New York Times, da cui si evince come i bambini che riescono a leggere dai quattro libri in su in questo periodo possono avere una maggiore comprensione del testo e ottenere un migliore rendimento scolastico al ritorno sui banchi di scuola. E ancora, secondo un’indagine dell’American Library Association (ALA) la lettura estiva aiuta i bambini a migliorare le proprie capacità di memoria e si tramuta in una vera e propria abitudine positiva che si ripercuote sull’andamento didattico. Ma la voglia di lettura deve essere favorita soprattutto dai genitori: una ricerca della National Summer Learning Association (NSLA) ha infatti sottolineato come i bambini siano maggiormente propensi a leggere un libro se incoraggiati dal comportamento positivo degli adulti.
Ecco infine i consigli degli esperti per aiutare i genitori ad affrontare l’allarme “summer slide”.
PER I PIÙ PICCOLI (0-6 ANNI):
- Seguire il modello didattico della “Outdoor Education”: l’educazione all’aria aperta migliora la salute fisica e mentale dei più piccoli, alimentando le competenze relazionali.
- Utilizzare nuove tecniche per sperimentare attività ludiche: creare libri con la tecnica del frottage sfruttando le differenti texture delle superfici aiuta a rilassarli e a essere maggiormente creativi.
- Dedicarsi all’esplorazione di ambienti all’aria aperta: i più piccoli possono creare un vero e proprio kit dell’esploratore e osservare la realtà che li circonda, migliorando il proprio benessere socio-emotivo dello stare in natura.
- Concepire la natura come maestra: i bambini hanno bisogno di vivere le proprie esperienze stimolanti in mezzo alla natura, dedicandosi alla caccia ai colori, suoni e rumori, facendo in modo che il tempo all’aperto assuma un valore educativo.
- Allestire uno spazio domestico in cui conservare una collezione dei lavoretti svolti: il ricordo del tempo trascorso outdoor evoca un vissuto esperienziale di ricerca personale, aiutando il bambino a sentirsi maggiormente a suo agio.
PER I BAMBINI DAI 6 ANNI IN POI:
- Seguire il consiglio del “practice makes perfect”:le attività ludiche, anche le più semplici, aiutano i bambini a migliorare le capacità di apprendimento.
- Migliorare la concentrazione attraverso attività stimolanti: individuare argomenti appassionanti attorno ai quali realizzare ricerche, mini progetti e crafts aiutano i bambini a rimanere attenti e concentrati.
- Stilare una “timetable” per dividere il tempo libero da quello dedicato alle attività:tenere un vero e proprio diario giornaliero delle vacanze estive permette ai bambini di immergersi attivamente nelle esperienze quotidiane.
- Leggere ogni giorno: la lettura quotidiana, soprattutto durante la pausa estiva, migliora la capacità di memoria e si tramuta in una vera e propria abitudine positiva che si ripercuote sull’andamento didattico.
5. Assicurarsi del benessere emotivo dei bambini: ancor prima del curriculum didattico, è necessario che i genitori si assicurino del benessere emotivo dei bambini. Non è importante sommergerli di libri, bensì immergerli completamente nelle loro esperienze quotidiane.