Con l’IA addio a “tute blu”, cassiere e bancari
400 milioni di posti di lavoro persi, 97 milioni di lavoratori dalle nuove “skill” per un mercato che raggiungerà il valore di 407 miliardi di dollari nei prossimi tre anni. Entro il 2027 il mondo del lavoro, così come lo conoscevamo, cambierà radicalmente. Una rivoluzione dovuta all’Intelligenza Artificiale che andrà sempre più a impattare la sfera privata e soprattutto lavorativa tanto che, secondo Forbes, sei imprenditori su dieci vedranno incrementare drasticamente la produttività delle proprie aziende. Un cambiamento che d’altronde è già iniziato e che è destinato ad accelerare bruscamente al ritmo del 37,3% ogni anno. Mestieri e professioni “storiche” e iconiche spariranno: i metalmeccanici (le famose “tute blu”), le cassiere, i casellanti, gli assicuratori, i bancari e i contabili – solo per fare qualche esempio – non esisteranno più. Mentre altre figure, come il marketing manager, l’uomo SEO o il giornalista, dovranno ripensare la propria professionalità e ricalibrare le proprie skill. Non sorprende pertanto il fatto che il 77% dei lavoratori si senta minacciato dall’avanzamento dell’IA.