sabato, Aprile 20, 2024
CRONACA NOVARESE

Le imprese novaresi “reggono”

Si è chiuso all’insegna di una lieve flessione il bilancio demografico delle imprese novaresi nei primi nove mesi del 2020: la variazione tra iscrizioni e cessazioni avvenute nel periodo gennaio-settembre si attesta infatti al -0,2% (era il -0,9% nello stesso periodo del 2019), corrispondente ad una diminuzione, in valori assoluti, di quarantasette unità.

«Nei primi nove mesi dell’anno la natimortalità delle imprese evidenzia un andamento altalenante, che riflette l’attuale clima di profonda incertezza – commenta Cristina D’Ercole, segretario generale della Camera di Commercio di Novara – In particolare si riscontra una diminuzione sia del tasso di natalità sia di quello di mortalità, scesi ai valori minimi rispetto a quanto registrato nello stesso periodo degli anni precedenti.

Pur con alcune differenze settoriali in termini di tenuta, la parola d’ordine è cautela, che si riflette in un rallentamento generale del dinamismo imprenditoriale».

Quadro Generale

Sono 1.111 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese nei primi nove mesi dell’anno, mentre 1.165 hanno cessato la propria attività (al netto delle cessazioni d’ufficio che, se incluse, porterebbero le chiusure complessive a 1.471 unità), con una consistenza del sistema imprenditoriale novarese che al 30 settembre 2020 ammonta a 29.265 imprese registrate.

In flessione anche l’andamento dell’artigianato: nel periodo in esame le cessazioni di attività hanno superato le aperture, determinando un saldo pari a -36 unità (sempre al netto delle cessazioni d’ufficio), per una consistenza del tessuto produttivo artigiano che alla fine di settembre si attesta a 8.999 imprese registrate.

Dinamiche Settoriali

Analizzando i saldi tra aperture e chiusure delle diverse attività economiche emerge un quadro eterogeno a livello settoriale. Il terziario (commercio escluso) conferma la propria tenuta, concretizzando un incremento di cento  unità, distribuite tra i diversi comparti, con i servizi alle imprese in testa che guadagnano 53 imprese. Pressoché stabili le costruzioni e il comparto estrattivo-energetico, mentre diminuisce la consistenza di commercio (-78 unità), manifatture (-30) e agricoltura (-24).

Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 settembre 2020 il sistema produttivo locale risulta costituito da 29.265 imprese, di cui 26.160 attive ed operanti per il 7,9% nell’agricoltura, per il 28,9% nell’industria (di cui 17% nelle costruzioni e 11,9% nell’industria in senso stretto) e per il 63,2% nel terziario (di cui 24% nel commercio e 39,2% negli altri servizi).

Forma Giuridica

Risultati diversificati anche dall’analisi della forma giuridica: le società di capitali, in particolare, realizzano un incremento pari al +1,4% (rispetto alla media provinciale del
-0,2%), raggiungendo un’incidenza del 24,3% sul totale delle imprese provinciali.

Negativo, invece, il saldo anagrafico delle ditte individuali, con 772 unità aperte nel periodo in esame (il 69,5% di quelle totali) e 882 cessate (pari a ben il 75,7% di quelle complessive), che mantiene il peso delle imprese con titolare unico al 55,6% di quelle provinciali.

Nei primi nove mesi del 2020 si rilevano inoltre 77 iscrizioni e 102 cessazioni relativamente alle società di persone, con una consistenza a fine settembre di 5.111 unità produttive, corrispondente al 17,5% del tessuto imprenditoriale novarese.

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