A San Valentino non solo “Rose Rosse”
San Remo suggerisce Anemoni e Ranuncoli
Negli ultimi anni Asproflor, l’Associazione dei Produttori Florovivaisti Italiani, che in questi giorni ha lanciato il “Marchio di qualità Comune Fiorito”, ha rilevato una controtendenza nelle vendite in concomitanza della festività di San Valentino: rispetto alla “solita” rosa rossa, dalla provenienza keniota o peruviana infatti, sta prendendo sempre più piede l’abitudine di regalare fiori di stagione come primule, amarillis, azalee e orchidee, ma anche ranuncoli e anemoni. In particolare il cambiamento risulta evidente a partire dal 2013, con una netta diminuzione nelle vendite di rose, in favore di altri fiori stagionali.
Di fatto “emerge un mutamento nelle scelte di consumo” – dichiara Renzo Marconi, presidente di Asproflor- “La nostra ricerca, effettuata presso i garden center e i punti vendita dei nostri associati, evidenzia un calo di prenotazioni per quanto riguarda le rose rosse, certamente da ricondurre alla provenienza” in quanto in questo periodo la rosa rossa proviene dal Kenya, Peru ed Etiopia ad un costo che va dai 1,20 € ai 3,50 € a stelo tramite mercato olandese.
Al contempo è la stessa Asproflor a chiedere alle istituzioni europee un impegno maggiore nella tutela del florovivaismo italiano, rispetto alle importazioni extra-europee che rischiano di danneggiare profondamente la produzione italiana, anche perché il settore florovivaistico è un comparto cruciale per il mercato italiano: “100 mila gli addetti impiegati in 27mila aziende, per un fatturato di circa 2,5 miliardi di Euro l’anno” – afferma ancora Marconi, che assieme al vice presidente dell’Associazione, Sergio Ferraro, rilancia l’appello a preferire l’acquisto di prodotti italiani e di stagione, ricordando che ad oggi il nostro Paese è ai primi posti in Europa per la produzione di ranuncoli ed anemoni, oltre che per le piante da giardino e le piante mediterranee.