sabato, Dicembre 7, 2024
CRONACA VARESOTTO

Tra Svizzera e Italia traffico di rifiuti tossici

VARESE – Esisterebbero dei traffici illegali di rifiuti tossici tra la Svizzera e l’Italia. È quanto emerge dall’inchiesta giornalistica andata in onda giovedì scorso a “Falò”, trasmissione della Radio Televisione della Svizzera Italiana. Secondo il programma elvetico, infatti, il problema nascerebbe dall’accordo sottoscritto nel marzo scorso da Regione Lombardia e Canton Ticino, volto ad agevolare gli scambi di materiali inerti per l’edilizia, quali sabbia e ghiaia, dall’Italia verso la Svizzera, e di materiali di scavo non inquinato, come terra e roccia, nella direzione opposta.

Ed è proprio srifiuti-tossici-amiantou questo binario che, nascosti nei cassoni dei camion, correrebbero rifiuti tossici e materiali inquinanti, ovviamente non previsti dall’accordo. A venire a galla dal servizio giornalistico sarebbe una situazione paradossale — afferma Coldiretti — con i soggetti che dovrebbero inviare i materiali e quelli che dovrebbero riceverli pronti a stipulare accordi sottobanco per effettuare i dovuti controlli solo sulla terra pulita, a cui in una seconda fase dopo l’arrivo dei nullaosta verrebbero aggiunti i rifiuti nocivi.

Coldiretti auspica quindi un immediato e pronto interessamento delle Autorità competenti, affinché venga fatta chiarezza sull’accaduto. Perché la provincia di Varese può essere a ragione considerata il giardino della Lombardia, e il suo inestimabile patrimonio di verde è un bene da tutelare a tutti i costi.

“L’allarmismo va evitato sicuramente — sottolinea il presidente di Coldiretti Varese, Fernando Fiori — Però è evidente che le cose vadano monitorate, e nel caso emergessero eventuali problemi reali sarà indispensabile intervenire tempestivamente. Varese è da tutti considerata la Città Giardino per la quantità di verde del suo territorio, e noi non permetteremo a nessuno di considerarla terra di conquista, tantomeno agli svizzeri”.

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