venerdì, Ottobre 4, 2024
CRONACA NOVARESE

Alti e bassi per l’industria manifatturiera novarese

Il 2019 si apre con una crescita del fatturato, produzione in calo

NOVARA – Apertura d’anno all’insegna di luci ed ombre per l’industria manifatturiera novarese: tra gennaio e marzo 2019 si riscontra infatti una crescita del fatturato, con un incremento del +1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la produzione registra un calo del -1,6%.

Rispetto alle altre aree piemontesi coinvolte dalla 190a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera”, Novara si posiziona al penultimo posto, prima di Biella, nella classifica delle performance provinciali relative alla produzione, classifica guidata da Alessandria (+1,2%) e che presenta risultati eterogenei per i vari territori, con una media regionale del -0,4%. Favorevole, invece, il posizionamento relativo al fatturato, che vede Novara collocarsi al secondo posto, subito dopo Alessandria, a fronte di una media complessiva del +0,4%.

L’indagine ha coinvolto nel Novarese 213 imprese, per un totale di oltre 11.400 addetti ed un fatturato superiore ai 3,9 miliardi di euro.

«Il 2019 si apre con un quadro eterogeneo, caratterizzato da dinamiche positive ma anche da rallentamenti dovuti all’incertezza» commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara. «L’andamento del fatturato si conferma infatti favorevole, come già registrato nei trimestri precedenti, grazie soprattutto alla spinta dei mercati esteri, che tirano anche gli ordinativi, mentre continua la fase di rallentamento della produzione. L’apertura sui mercati internazionali non può, tuttavia, essere l’unico pilastro a sostegno dello sviluppo industriale, che per ripartire necessita di una strategia condivisa, di un upgrading verso le nuove tecnologie digitali e di un maggior supporto alla domanda interna».

Settori

La diminuzione della produzione industriale, pari complessivamente al -1,6%, è condivisa da tutti i principali comparti di attività economica, ad eccezione dell’alimentare, che si pone in netta controtendenza, mettendo a segno un incremento a due cifre, pari al +10,8%. Risultato all’insegna della stabilità per il tessile-abbigliamento, mentre appaiono in discesa le performance della chimica-gomma-plastica (-2,4%) e del metalmeccanico
(-2,8%), con una flessione maggiore per le rubinetterie, in calo del -4,9%.

Fatturato

Si mantengono favorevoli i risultati relativi al fatturato: rispetto al primo trimestre 2018 il valore delle vendite è salito del +1,6% a livello complessivo, sostenuto dagli incrementi di tutti i principali settori, a partire dalla chimica-gomma-plastica, che mette a segno l’aumento più convincente, pari al +4,2%, seguita da alimentare (+2,9%), sistema moda (+1,7%) e metalmeccanico (+0,8%).

Lo scenario relativo ai mercati esteri appare ancora più incoraggiante, con risultati positivi, seppur di diversa intensità, per tutti i principali settori, che vanno dal +10% della chimica-gomma-plastica al +0,2% del tessile-abbigliamento, con un incremento complessivo del +4%.

Nuovi Ordinativi

L’analisi della domanda evidenzia miglioramenti sul fronte delle commesse estere, in aumento del +3,3% rispetto all’anno precedente (grazie in particolare alla performance del +9% della chimica-gomma-plastica), mentre risultano in lieve calo gli ordinativi interni, che diminuiscono del -0,9%.

Dal punto di vista settoriale emergono risultati favorevoli sia sul fronte domestico che estero per tutti i principali settori, ad accezione del metalmeccanico che evidenzia una moderata flessione degli ordinativi interni (-1,5%), con un leggero calo anche di quelli esteri (-0,2%).  

Prospettive a tre mesi

A livello generale circa la metà degli imprenditori novaresi esprime aspettative improntate alla stabilità per il periodo aprile-giugno 2019 rispetto al trimestre precedente: in particolare è atteso un andamento stabile degli ordinativi esteri da parte di sei intervistati su dieci, mentre per produzione e ordinativi interni ci si attende una sostanziale stazionarietà in un caso su due.

Gli intervistati rimanenti si suddividono tra ottimisti e pessimisti, con una lieve prevalenza di questi ultimi nei saldi di opinione relativi a produzione (-0,1%), fatturato (-1,1%) e ordinativi (-3,7%).

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