venerdì, Ottobre 18, 2024
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Novara Vco: cibo di qualità nelle mense scolastiche

mensa scolasticaNOVARA VCO – “Non solo lezioni di agricoltura con la collaborazione delle nostre fattorie didattiche: nelle scuole dei nostri bambini – e di tutti gli allievi delle due province – vorremmo che vi si scegliesse sempre cibo a chilometro zero, sano e genuino. Così dovrebbe essere l’alimentazione proposta dalle mense, non solo scolastiche, al fine di tutelare i consumatori. Lo diciamo da imprenditrici agricole, ma anche e soprattutto da mamme”. Così Michela Rossi, responsabile interprovinciale di Coldiretti Donne Impresa Novara Vco, interviene sul tema delle mense scolastiche, di recente sviluppato all’interno del convegno “Corruzione e Agromafie” promosso dal Presidente nazionale Roberto Moncalvo e da Gian Carlo Caselli Presidente del Comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, con la partecipazione tra gli altri di Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giovanni Legnini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura e Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Un importante passo avanti è stato fatto in seguito al convegno organizzato dall’Organizzazione grazie all’impegno del presidente dell’Anac Cantone: la rivisitazione delle gare d’appalto per la fornitura di cibi alle mense scolastiche”, commentano Federico Boieri e Gian Carlo Ramella, presidente e direttore della Coldiretti interprovinciale.

D’altronde secondo l’indagine di Coldiretti/Ixè il 20 per cento degli italiani ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche ed il 42 per cento li ritiene appena sufficienti. L’83 per cento ritiene che le mense dovrebbero offrire cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 13 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più.

Il risparmio non deve essere l’unico fine da perseguire – ha continuato Michela Rosso– per questo ribadiamo che nella ristorazione scolastica occorre puntare a gare dove non sia previsto il massimo ribasso, che comporta sicuramente l’utilizzo di prodotti di scarsa qualità”.

Per quanto riguarda le gare d’appalto, infine, è in ritardo l’applicazione degli “appalti verdi”, previsti per le mense di scuole e ospedali gestite dalla pubblica amministrazione, come ha evidenziato Ramella: “Sono entrati nella normativa nazionale da oltre quattro anni, ma non sono ancora stati recepiti dai comuni, dalle province e dalle regioni. Questi appalti prevedono solo frutta e verdura di stagione, almeno il 20 per cento di prodotti Igp o Dop, il 15 per cento di carne biologica ed il 20 per cento di pesce proveniente da acquacoltura bio. Un meccanismo di punteggio che Coldiretti richiede da tempo per offrire prodotti tipici che tengano anche conto di un giusto rapporto qualità-prezzo”.

Circa l’attività didattica, “siamo a registrare un interesse crescente da parte delle scuole novaresi e del Vco verso i temi dell’agricoltura territoriale. Questo è molto importante, anche alla luce del successo di Expo, che ha coinvolto gli studenti di elementari, medie e superiori in tanti progetti realizzati con la collaborazione della Coldiretti e delle sue imprese agricole. Gli studenti sono stati anche ospiti-protagonisti nelle giornate che hanno visto la presenza di Coldiretti Novara Vco all’importante evento di Rho-Pero. Il nostro impegno per portare l’agricoltura nelle scuole e ‘le scuole in azienda agricola’ prosegue a 360°: con Donne Impresa, con Giovani Impresa e con i nostri pensionati, che volentieri si prestano ad andare nelle classi a raccontare le proprie esperienze e ad accompagnare i ragazzi a scoprire i tesori agroalimentari delle nostre campagne”.

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