Il Parco Nazionale Val Grande ancora più… grande
VERBANIA – A poco più di venticinque anni dalla sua istituzione, e vent’anni dal suo primo ampliamento, gli organi del parco hanno approvato una nuova proposta di ampliamento del Parco Nazionale Val Grande. Con il parere favorevole della Comunità del Parco (unico voto contrario tra i presenti quello del comune di Beura Cardezza) e l’approvazione all’unanimità del Consiglio Direttivo dell’Ente si è infatti deliberato un ampliamento del territorio protetto che interessa tre comuni del parco (Caprezzo, Cossogno e Vogogna) e tre nuovi comuni (Mergozzo, Ornavasso e Verbania) con territori limitrofi che senza soluzione di continuità potranno unirsi all’area del parco. Si tratta di un ampliamento per complessivi 2.423 ettari, con un incremento pari al 16,61% della superficie attuale del parco.
La proposta di ampliamento è il risultato di un processo partecipato a più soggetti locali, che ha dato risposta fattiva agli obiettivi del Piano di sviluppo economico e sociale (PPES) del parco (giugno 2002) che vedeva nell’ampliamento dell’area protetta un importante fattore di ricaduta socio-economica. L’obiettivo del PPES e l’invito dei Presidenti hanno trovato riscontro in numerose iniziative ed adesioni di comuni, non solo del parco, che nel corso degli anni ed in modalità diverse hanno dato risposta a tale opportunità e che per decisioni e valutazioni successive hanno infine portato alla proposta di ridefinizione dei confini approvata. Ma i territori interessati rispondono soprattutto da una parte all’integrazione e al miglioramento dell’assetto ecosistemico a livello locale, dall’altra all’unitarietà degli assetti storico culturali e paesaggistici. Sul piano ambientale e naturalistico è il tema del margine (o delle aree di transizione), ovvero degli ecotoni, ad essere indispensabile nell’assetto spaziale di relazione tra wilderness del parco e paesaggio naturale antropizzato attinente gli ambiti interessati dall’ampliamento.
Soddisfazione unanime è espressa dagli amministratori del parco e dei comuni interessati.
Il Presidente del parco, Massimo Bocci, dichiara che “L’ampliamento del parco Val Grande deve rappresentare un’occasione di sviluppo per tutto il nostro territorio ed in particolare per i comuni che hanno deciso di ampliare la loro quota di territorio nel parco come Caprezzo, Cossogno, Vogogna ed i nuovi comuni – Mergozzo Ornavasso e Verbania – che entrano a fare parte del Parco Nazionale con una porzione del loro territorio”, si tratta, continua il presidente del parco di un risultato “frutto di un gioco di squadra per il quale sono molte le persone da ringraziare; vorrei ringraziare in primis i miei colleghi di giunta Giuseppe Monti vicepresidente e Claudio Zella, l’onorevole Borghi che ha seguito passo a passo i lavori, il Consiglio direttivo e la Comunità del Parco. Ora bisogna subito mettersi al lavoro nell’interesse del nostro territorio”.
Anche il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, incentra il suo commento sulle prospettive del territorio: “Verbania è il naturale riferimento per quell’integrazione turistica ed ambientale fra lago e monti a cui il PN Val Grande mira fin dalla sua nascita 25 anni fa. La richiesta di ampliamento al capoluogo si è manifestata in modo unanime da alcuni anni, si sta per realizzare e questo rappresenta un risultato che guarda al futuro del nostro territorio” . Mentre il sindaco di Ornavasso, Cigala Fulgosi, altro nuovo comune che entra nel parco, sottolinea “Nuova buona notizia che corona cinque anni di lavoro sul dossier; desidero fin d’ora esprimere la mia più sincera gratitudine, oltre ovviamente alla citata Comunità ed al Consiglio per il voto espresso questa sera, al Presidente Massimo Bocci che tanto impegno ha messo al riguardo, nonché al Vicepresidente e sindaco di Premosello Giuseppe Monti, ai sindaci di Vogogna Enrico Borghi e Marco Stefanetta ed al Sindaco di Mergozzo, Paolo Tognetti, senza i quali questo traguardo non sarebbe stato possibile. Nuove prospettive possono ora aprirsi per Ornavasso per quanto riguarda ambiente, turismo, agricoltura e green economy”.
P.C.