domenica, Ottobre 6, 2024
CRONACA VARESOTTO

Da Milano Cadorna a Malpensa in dieci minuti

MALPENSA – (c.s.) Da Milano Cadorna alla stazione ferrroviaria di Malpensa in 10 minuti, con risparmio di tempo superiore alla mezz’ora rispetto agli attuali tempi di percorrenza.

Al momento è un’ipotesi ma potrebbe essere l’obiettivo cui tende l’intesa siglata tra FNM e Hyperloop Italia che hanno avviato, per la prima volta nel nostro Paese, uno studio di ingegneria e di fattibilità tecnico-economica-giuridica per valutare la possibilità di realizzare un sistema di trasporto di passeggeri e/o merci dalla stazione di Milano Cadorna alla stazione di Milano Malpensa che preveda l’utilizzo di una tecnologia di levitazione magnetica passiva.

Oltre a una decisiva riduzione di tempo, la soluzione comporterebbe un minor consumo energetico legato al nuovo sistema e i costi connessi all’intera operazione.

Riferendosi al treno iperveloce che consentirebbe di collegare Milano all’aeroporto di Malpensa, il vicepresidente ed assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala ha dichiarato:”Questa è la ricetta giusta per avere un trasporto veloce, sostenibilità ambientale, risparmio energetico, sviluppo economico, benessere sociale”.

La logica di sviluppo di questo sistema è totalmente innovativa e riflette l’attuale tendenza, a livello mondiale, di un’impostazione open sourcing, grazie alla quale si possono condividere esperienze diverse per superare il limite oggi presente per ragioni strutturali dei 600 km/h (Cina e Giappone) attraverso la tecnologia del ‘vuoto’.

In questo senso, “L’opportunità per il Paese e in primo luogo per la Lombardia – ha chiosato il vicepresidente Sala – è quella di fare sistema con le università che stanno studiando tutte le innovazioni tecnologiche al servizio di un’idea che sta diventando un progetto non come spettatori ma come testimoni in prima fila. Questo significa portare la cultura dei distretti tecnologici aperti, delle tecnologie condivise, delle piattaforme su cui chiunque può dare un contributo di esperienza”.

“E’ una Lombardia che fa sistema  – ha concluso – nel senso più pieno del termine con le competenze delle proprie imprese e delle proprie università”.

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