martedì, Aprile 16, 2024
CIBO E SALUTECRONACA VARESOTTO

Temperature su: nel Varesotto si impenna il consumo di succhi e frutta “anticaldo”

L’arrivo della prima ondata di calore ha fatto crescere del 20% gli acquisti

VARESE – Per difendersi dalla straordinaria e improvvisa ondata di caldo, anche i cittadini hanno aumentato del 20% gli acquisti di frutta nella prima metà di giugno allo stesso periodo del mese precedente. Lo evidenzia Coldiretti Varese sulla base delle indicazioni dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica in riferimento all’impatto sugli acquisti provocato dal forte innalzamento delle temperature.

E’ dunque partita dalla frutta quella “svolta alimentare” che,  con l’aumento delle temperature, ha spinto i consumatori a portare in tavola o cibi freschi genuini e dietetici che dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore e riforniscono di vitamine.

 “La frutta – sottolinea Coldiretti Varese – aiuta a “catturare” i raggi del sole ed è anche in grado di difendere l’organismo dalle elevate temperature e dalle scottature. La dieta adeguata per una abbronzatura sana e naturale si fonda sul consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favoriscono la produzione nell’epidermide del pigmento melanina che protegge dalle scottature e dona il classico colore scuro alla pelle. Utilissimo, per contrastare il caldo, è scegliere pesche, albicocche, frutta dolce di stagione, ma anche lattuga e radicchio”.

Con gli stili di vita più salutistici si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli. Un vero boom – precisa la Coldiretti prealpina – per smoothies, frullati e centrifugati a casa.

Quest’anno a causa di una primavera maledetta si rischia di perdere un frutto su quattro nelle campagne italiane, dalle fragole alle ciliegie, dalle nespole alle albicocche, dalle pere ai meloni per l’ondata di pioggia, grandine e allagamenti che ha devastato le coltivazioni e ridotto le disponibilità dei primi raccolti nel carrello della spesa.

In queste condizioni è importante aumentare le attività di controllo per evitare che vengano spacciati per Made in Italy prodotti importati e, ancor più, recarsi nei Mercati di Campagna Amica, privilegiando l’acquisto diretto dal produttore.

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